Risposta a cura dell'Arch. Michele Giuseppe Barletta, Dirigente Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – ATS Città metropolitana Milano
Le soluzioni alternative a quelle ammesse dal regolamento edilizio sono possibili purché permettano il raggiungimento dello stesso fine perseguito dalla norma regolamentare. Occorre che sia sviluppata molto bene la relazione tecnica a supporto delle scelte compiute. Possono riguardare diversi ambiti.
Possibili casi (sono solo alcuni esempi): vespai e intercapedini. È molto importante il rilievo delle parti murarie: stratigrafia, stato di conservazione e la descrizione del suolo. Poiché la soluzione alternativa alla camera d'aria aerata dev'essere compatibile con quegli elementi. Non esiste un'unica soluzione valida per tutte le situazioni. Il sistema più utilizzato in questi casi è un pacchetto che comprende uno strato per l'isolamento termico e uno strato anti umidità. Occorre pertanto allegare alla relazione le schede tecniche dei materiali.
Altro esempio, le canne di esalazioni delle cucine. Spesso per edifici molto alti risulta complicato dal punto di vista impiantistico la realizzazione di canne d'esalazione singole, unità per unità. La soluzione alternativa potrebbe essere quella di realizzare una o più canne centralizzate sulle quali canalizzare gli ingressi dei singoli condotti delle unità immobiliari. Il progetto dovrà prevedere l'inserimento di serrande e valvole al fine di non permettere cortocircuiti tra i flussi ed indesiderati ritorni di odori e vapori di cottura.
Aggiornata al 02/04/2019