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La polizza per asseverazione, contrariamente alla polizza RC professionale generale, è riferita allo specifico progetto e deve essere stipulata per ogni singolo committente o cantiere. Per questo motivo può essere stabilito contrattualmente quale dei soggetti debba farsi carico della specifica spesa. Qualora l'architetto all'interno del proprio disciplinare di incarico abbia chiaramente specificato che l'importo della polizza di asseverazione dovesse essere a carico del committente (possibilmente specificandone anche l'importo) è legittimo che tale spesa venga attribuita al committente. Qualora invece gli accordi scritti non prevedessero questa voce, il committente può legittimamente rifiutarsi di farsene carico. L’accordo tra committente e professionista può riguardare qualsiasi rimborso di spese sostenute. Tutti rimborsi di spese a piè di lista non fanno parte di onorari professionali e non potranno essere oggetto di pareri di congruità da parte dell’Ordine.
Si ricorda infine che, come da Circolare 24E/2020 a cura dell'Agenzia delle Entrate, in riferimento alle spese professionali sono detraibili le spese sostenute per la "progettazione e le altre spese professionali connesse, comunque richieste dal tipo di lavori (ad esempio, l’effettuazione di perizie e sopralluoghi, le spese preliminari di progettazione e ispezione e prospezione)".
Aggiornata al 26/01/2024
Le risposte qui pubblicate sono un servizio di ausilio interpretativo complementare ma in alcun modo sostitutivo agli strumenti normativi vigenti. Si tratta di “proposte di risposta” formulate da un gruppo di esperti e consulenti selezionati dall'Ordine, che vi provvede sulla base delle proprie esperienze e campi di competenza, senza che questo possa essere in alcun modo interpretato od utilizzato quale fonte normativa.