Titoli abilitativi ed edilizi

20. Quali normative bisogna seguire e quali istanze edilizie vanno presentate, per poter realizzare una piscina seminterrata all'interno di un giardino privato e sono dovuti oneri?

Risposta a cura di team di esperti

Il Consiglio di Stato ha avuto modo di affermare che “l'installazione di una piscina di non rilevanti dimensioni rientra nell'ambito delle pertinenze e non integra violazione né degli indici di copertura né degli standard, atteso che non aumenta il carico urbanistico della zona e che i vani per impianti tecnologici sono sempre e comunque consentiti (cfr. ad es. Consiglio di Stato, sez. V, 16/4/2014, n. 1951)” per cui “... in linea generale una piscina realizzata in una proprietà privata a corredo esclusivo della stessa non possiede un'autonomia immobiliare, ma deve considerarsi quale pertinenza dell'immobile principale esistente, essendo destinata a servizio dello stesso (cfr. ad es. Consiglio di Stato, sez. I, 15/1/2014, n. 3601)” (Consiglio di Stato sez. VI, 03/10/2019, n. 6644). 

L’intervento potrebbe essere qualificato o di nuova costruzione o di ristrutturazione edilizia, e ciò anche in dipendenza di quello che prevede la normativa locale per quanto riguarda le pertinenze (sempre che la piscina possa essere considerata pertinenza in senso urbanistico – sul punto vi sono sentenze che lo negano).  

Il titolo edilizio necessario per dar corso all’intervento dipenderà dalla qualifica che verrà data all’intervento stesso e dovrà essere individuato in base a quanto previsto dal DPR n. 380/2001.  

 

Aggiornato al 15/12/2022  

 

Le risposte qui pubblicate sono un servizio di ausilio interpretativo complementare ma in alcun modo sostitutivo agli strumenti normativi vigenti. Si tratta di “proposte di risposta” formulate da un gruppo di esperti selezionati dall'Ordine, che vi provvede sulla base delle proprie esperienze e campi di competenza, senza che questo possa essere in alcun modo interpretato od utilizzato quale fonte normativa.