Requisiti prestazionali degli edifici
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  3. Requisiti prestazionali degli edifici

12. Ho richiesto il certificato di destinazione urbanistica per poter accedere al bonus facciate, il Comune afferma che l' art. 1 c. 219 della L. 160/2019 non è applicabile all'edificio, è legittimo?

Risposta a cura di team di esperti

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La pagina ufficiale di riferimento sul portale dell'Agenzia delle Entrate riporta quanto segue in merito al campo di applicabilità del Bonus Facciate "...si tratta delle zone A e B individuate dall'articolo 2 del decreto n. 1444/1968 del Ministro dei lavori pubblici:

  • la prima (zona A) include le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi
  • la seconda (zona B), invece, include le altre parti del territorio edificate, anche solo in parte, considerando tali le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq.."


Tale approfondimento è riportato all'interno della guida ufficiale nell'introduzione "Condizione importante è che gli immobili si trovino nelle zone A e B (indicate nel decreto ministeriale n.1444/1968) o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali."


L' interpretazione data dal Comune di non applicabilità della norma appare opinabile laddove lega la individuazione della zona omogenea B al mero calcolo della densità territoriale.

Aggiornato al 01/04/2021  

 

Le risposte qui pubblicate sono un servizio di ausilio interpretativo complementare ma in alcun modo sostitutivo agli strumenti normativi vigenti. Ogni quesito verrà sottoposto all’Ente di riferimento per una risposta formale. In attesa del pronunciamento dell’Ente viene pubblicata una “proposta di risposta” formulata da un gruppo di esperti selezionati dall'Ordine, che vi provvede sulla base delle proprie esperienze e campi di competenza, senza che questo possa essere in alcun modo interpretato od utilizzato quale fonte normativa.