Mutamenti di destinazione d'uso
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1. È possibile fare un cambio di destinazione d'uso da E7 (sala di culto) a residenza? Come calcolare le eventuali dotazioni dei servizi secondo il PGT?

Risposta a cura di gruppo di esperti

Premesso che la destinazione catastale non costituisce in alcun modo titolo edilizio, occorre in primo luogo verificare la liceità edilizia della sala di culto, ovvero se sia stata oggetto di titolo edilizio come previsto da art.52.3 bis della L.R. 12/2005, anche per quanto riguarda la destinazione.

In via preliminare si richiamano anche i disposti dell’art. 71.3 della predetta L.R.12 relativi al divieto di cambio d’uso di edifici realizzati con i finanziamenti di cui agli artt.70-73 della Legge stessa. 

Qualora le verifiche diano esito positivo in relazione alla conformità edilizia e urbanistica,  i luoghi  di culto di tipo privato, ai sensi dell’art. 5.15 PdR-PGT, rientrano nella categoria dei servizi privati. 

Ai sensi dell’art. 11.3.b delle NdA - PdS - PGT,  la modifica di destinazione da categoria funzionale direzionale, turistico-ricettivo, servizi privati verso categorie funzionali commerciale e residenziale per SL oggetto di cambio d’uso superiore a 250 mq è pari al 18% della SL.

 

Le risposte qui pubblicate sono un servizio di ausilio interpretativo complementare ma in alcun modo sostitutivo agli strumenti normativi vigenti. Ogni quesito verrà sottoposto all’Ente di riferimento per una risposta formale. In attesa del pronunciamento dell’Ente viene pubblicata una “proposta di risposta” formulata da un gruppo di esperti selezionati dall'Ordine, che vi provvede sulla base delle proprie esperienze e campi di competenza, senza che questo possa essere in alcun modo interpretato od utilizzato quale fonte normativa.

 

Aggiornato al 12/02/2021