- DIMMI
- Esercizio della professione
- Parcelle, contratti e diritto civile
Sono stato chiamato da un avvocato e verbalmente incaricato come CTP dal Committente. Durante il primo sopralluogo, mi sono reso conto che il mio cliente è indifendibile. Come devo comportarmi?
Risposta a cura di Commissione Parcelle
Occorre tener conto del fatto che il CTP non è chiamato a difendere il suo committente: a questo deve pensare il suo avvocato.
Il CTP partecipa ai lavori come “organo di giustizia”: deve cioè garantire che le operazioni di consulenza non tralascino alcuna circostanza, che non si escludano valutazioni che possono essere più precise nel rispondere al quesito del giudice, che si interpretino i fatti in modo oggettivo (con attenzione, ovviamente, a che non venga danneggiato ingiustificatamente il committente).
Quindi, avendo come compito solo l’ "obbligazione di mezzi" e non "di risultato", dovrebbe essere indifferente che la posizione del committente sia indifendibile o anche solamente precaria.
Un confronto con l’avvocato e con il committente che chiarisca bene questo principio è dunque necessario prima di procedere con le attività: in mancanza di questo accordo la rinuncia all’incarico è d’obbligo, non avendo ancora un incarico firmato.
Se l’incarico – questa volta scritto e sottoscritto – dovesse essere confermato, occorre precisare bene compiti e responsabilità.
Per saperne di più rivolgiti allo sportello di riferimento
Aggiornato al 23/01/2020