Risposta a cura di Gruppo di esperti
L'art. 23 del DPR 380/01, si riferisce ad “Interventi subordinati a segnalazione certificata di inizio di attività in alternativa al permesso di costruire”, detti interventi sono elencati al comma 01 lettere da a) e c), e non prevedono interventi di risanamento conservativo i quali, nel caso, potranno essere presentati ai sensi dell’art. 22 DPR 380/01.
Gli interventi di risanamento non prevedono la corresponsione del contributo di costruzione.
Nel caso di specie, quindi, per l’intervento sarà dovuto solamente il reperimento della dotazione di servizi, ragionevolmente mediante il ricorso all’istituto della monetizzazione.
Per la relativa quantificazione di rinvia all’articolo 11.3 delle NdA del PdS il quale prevede che per cambi di destinazione d’uso da Produttivo a Residenza, per superfici maggiori di 250 Mq, la dotazione di servizi sia pari all’80% della superficie oggetto di cambio di destinazione d’uso.
Poiché nella specie l’immobile ricade in Ambito di Rinnovamento Urbano, la dotazione di cui sopra gode di un abbattimento del 40%.
Ove poi l’immobile di intervento ricadesse “... all’esterno, a Nord, a Est e a Sud della cerchia ferroviaria e a Ovest della cerchia dei viali di circonvallazione filoviaria”, come indicato con apposito segno grafico nella Tavola R.03, la dotazione dovuta dovrebbe essere determinata solo con riferimento alla SL oggetto di cambio d’uso eccedente i 250 mq., limite che, solo per questi ambiti, costituirebbe quindi una “franchigia”.
Aggiornato al 09/12/2025
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