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L’indice di edificabilità territoriale si compone di un indice di edificabilità unico pari a 0,35 mq/mq che, verificato il lotto funzionale di appartenenza, è applicato alle aree del Tessuto Urbano Consolidato, così come disciplinato dal Piano delle Regole e alle aree a pertinenza indiretta del Piano dei Servizi.
È possibile il raggiungimento di un indice di edificabilità territoriale massimo di 0,70 mq/mq nelle aree non ricadenti in ambiti ad elevata accessibilità; per aree anche solo parzialmente comprese entro gli ambiti caratterizzati da elevata accessibilità individuati sulla tavola R.02, è possibile il raggiungimento di un indice massimo pari a 1 mq/mq. Tale possibilità è da verificarsi con quanto disposto dall’art. 6 commi 2, 3 e 8.
Tale raggiungimento è permesso attraverso l’utilizzo, in alternativa o in forma composta, di diritti edificatori anche perequati, da quote di Edilizia Residenziale Sociale, composte come da art. 9 delle Norme di attuazione del Piano delle Regole e premialità per l’utilizzo della procedura concorsuale di cui all’art. 13 comma 11.
L’indice di edificabilità territoriale si applica alla Superficie Territoriale (ST), così come definita nella DGR XI/695 comprese le precisazioni di cui all’art. 6 comma 7; le dotazioni territoriali esistenti non concorrono al computo dell’indice di edificabilità territoriale.
E’ possibile il superamento dell’indice massimo in ambiti oggetto di Rigenerazione relativi a Piazze e Nodi di interscambio, nonché per espresse possibilità relative alla costruzione in cortina previste nei Nuclei di Antica Formazione (NAF), negli Ambiti contraddistinti da un Disegno urbano Riconoscibile (ADR), negli Ambiti di Rinnovamento Urbano (ARU), e nel Tessuto Rurale degli ADR.
E’ possibile il superamento dell’indice massimo pari a 1 mq/mq, in ambiti ad elevata accessibilità, per mezzo di Edilizia Residenziale Sociale in locazione e Servizi Abitativi Pubblici.
Aggiornato al 27/03/2020