Caratteristiche costruttive e funzionali degli edifici
  1. DIMMI
  2. Disciplina dell'oggetto edilizio
  3. Caratteristiche costruttive e funzionali degli edifici

29. In un intervento edilizio è possibile la trasformazione di una finestra in portafinestra allegando un disegno del prima e dopo, inoltre è necessario l’assenso condominiale?

Risposta a cura di team di esperti

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Dal quesito posto si può dedurre che la qualifica dell’intervento non sia di ristrutturazione ma di manutenzione straordinaria ai sensi dell’art. 3.1.b) DPR 380/01, per il quale, in assenza di vincoli di tutela, è sufficiente presentare CILA ai sensi dell’art. 6bis DPR 380/01. 

Per quanto riguarda l’assenso condominiale , si consiglia di allegarlo, tuttavia si segnala che, in via generale, in forza dell’articolo 1102 c.c. il singolo condomino ha diritto di servirsi della cosa comune, anche per fine esclusivamente proprio e, perciò, nel caso dei muri perimetrali dell'edificio condominiale, di apportarvi modificazioni (come aperture ulteriori o di dimensioni o forma non corrispondenti a quelle già esistenti) che gli garantiscano una qualunque utilità aggiuntiva rispetto a quelle godute dagli altri condomini, a condizione che:

  1. non venga limitato il diritto di costoro all'uso del muro; 
  2. non ne venga alterata la normale destinazione; 
  3. tali modificazioni non pregiudichino il decoro architettonico dell'edificio. 

In particolare, gli interventi sul muro comune, come l'apertura di una finestra o di vedute, l'ingrandimento o lo spostamento di vedute preesistenti, la trasformazione di finestre in balconi, sono legittimi dato che tali opere, non incidono sulla destinazione del muro, bene comune ai sensi dell' articolo 1117 c.c., e sono l'espressione del legittimo uso delle parti comuni (Tribunale , Roma , sez. V , 20/05/2020 , n. 7424).

 

Aggiornato al 06/05/2021  

 

Le risposte qui pubblicate sono un servizio di ausilio interpretativo complementare ma in alcun modo sostitutivo agli strumenti normativi vigenti. Ogni quesito verrà sottoposto all’Ente di riferimento per una risposta formale. In attesa del pronunciamento dell’Ente viene pubblicata una “proposta di risposta” formulata da un gruppo di esperti selezionati dall'Ordine, che vi provvede sulla base delle proprie esperienze e campi di competenza, senza che questo possa essere in alcun modo interpretato od utilizzato quale fonte normativa.